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Nicoletta Maraschio professoressa emerita dell'Università di Firenze
Monica Berté e Maurizio Fiorilla
Laura Boldrini all'Accademia della Crusca
Max Pfister e Massimo Fanfani

gialloverde


giornalismo, politica

Ambito d’origine: giornalismo, politica

 

n.s.

 

Varianti: giallo-verde

 

Categoria grammaticale: agg.

 

Definizione: del governo italiano entrato in carica il 1° giugno 2018, che è formato da esponenti del Movimento 5 stelle e della Lega; di iniziative, atti, scelte e sim., sostenute da tale governo

 

Etimologia: composto agg. + agg., formato da nomi di colore (giallo + verde), con significato coordinativo-additivo (giallo e verde)

 

Prima attestazione: 2018

"Ai grillini basterebbe la Lega per fare un governo giallo-verde che avrebbe 32 seggi di maggioranza alla Camera (348 su 316 necessari) e solo 9 al Senato (170 su 161)" (Alessio Sgherza, Repubblica.it, 6 marzo 2018, Speciali Politica).

 

Presenza sui dizionari

Nessuna

*Treccani online Neologismi 2018

 

Diffusione al 17/5/2019

Google: "governo gialloverde" 715.000 r. [solo "gialloverde" 1.170.000 r.]; "governo giallo-verde" 412.000 r. [solo "giallo-verde" 2.750.000 r.]

Corriere della Sera: "gialloverde" (comprende i risultati delle forme giallo-verde e gialloverde e gialloverdi) 965 r. nel 2018-2019; p.a. 30/3/2018

la Repubblica: "gialloverde" (comprende i risultati delle forme giallo-verde e gialloverde) 2.755 r. nel 2018-2019 [1.880 r. nel 2018; 875 r. nel 2019 (fino al 17/5)]; p.a. 6/3/2018

La Stampa: "gialloverde" (comprende i risultati delle forme giallo-verde e gialloverde e gialloverdi) 1.061 r. nel 2018-2019

 

Note

L’aggettivo gialloverde non è propriamente una parola nuova: il composto, infatti, è già registrato nel Gradit 1999 con il significato: "di colore giallo tendente al verde". Con questo significato è possibile reperire attestazioni dell’aggettivo (in grafia non univerbata: giallo-verde o giallo verde) in testi letterari novecenteschi (Montale, Gadda), ma anche in testi scientifici che risalgono fino alla seconda metà del Settecento (Brugnatelli, Spallanzani). In tutti questi casi, il composto formato dai due termini di colore, giallo e verde, è usato con il valore determinativo segnalato dal Gradit: il verde, cioè, serve a determinare la tonalità del giallo, non si aggiunge a questo come secondo colore. Solo novecentesche sono le attestazioni, non molto numerose, di gialloverde nel senso di ‘che indossa una maglia a colori giallo e verde’; la loro frequenza, tuttavia, è cresciuta negli ultimi anni, con riferimento alla squadra nazionale del Brasile (per la quale gialloverde sostituisce il più frequente verde-oro). 

L’attuale fortuna del composto è invece associata all’uso che, a partire da marzo 2018, ha cominciato a invadere la cronaca politica nostrana per designare l’inedita coalizione di governo formata da Movimento 5 stelle e Lega. In quest’uso il composto gialloverde ha significato coordinativo-aggiuntivo (gialloverde = 'giallo e verde') e vale a rappresentare i due schieramenti politici attraverso i rispettivi colori simbolo. Prima di questo recente significato politico, l’aggettivo bicolore gialloverde, con analogo valore coordinativo, è documentato, sia pure sporadicamente, anche nella stampa sportiva in riferimento ad alcune squadre, ma l’accezione politica ha indubbiamente surclassato quella sportiva per frequenza e per salienza del denotatum.

Da osservare che, dopo il radicamento del composto gialloverde, anche i singoli termini di colore che lo formano cominciano a essere usati isolatamente con il nuovo significato politico acquisito e cioè come sinonimi di pentastellati (i gialli) e di leghisti (i verdi), facendo registrare così un ampliamento dello spettro di significati, anche politici, tradizionalmente associati ai due cromonimi.

Per quanto riguarda la grafia del composto è ormai prevalente la forma univerbata (gialloverde) sebbene sia ancora attestata anche la forma con trattino (giallo-verde).

 

Esempi d’uso

"Vedesse come prende forza la trattativa, Steve Bannon stapperebbe Coca Cola. Perché l'inciucio populista giallo-verde non è più soltanto un sogno dell’ideologo trumpiano" (Tommaso Ciriaco, 5Stelle e Lega si avvicinano. Contatti per posti e programmi, “la Repubblica”, p. 2, 14/3/2018).

"Espressione di un massiccio mandato popolare ma titolare di un programma ambiguo, l'Italia gialloverde scuote l'Unione Europea dal di dentro obbligandola a fare i conti con la rivolta populista" (Maurizio Molinari, Le ambiguità del governo gialloverde, “La Stampa”, 3/6/2018).

 

Paolo D’Achille, Maria Cristina Torchia

 

3 luglio 2019

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