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G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

burger


cucina

Ambito d’origine: cucina

 

Categoria grammaticale: sost. m. inv.

 

Definizione: polpetta tonda schiacciata, formata da un ingrediente di origine ittica o, più spesso, vegetale.

 

Etimologia: il termine nasce per estensione di significato di burger ‘accorciamento di hamburger’.

 

Prima attestazione: 2001

"Pezzi di burger di soia ridotti in bocconcini" (Marina Palmieri, Alimentazione vegetariana: un valido mezzo di prevenzione di molte malattie degenerative, “Bollettino Cardiologico” (101), 2001).

 

Presenza sui dizionari

nessuna

 

Diffusione all’1/10/2018

la ricerca della forma isolata burger restituisce risultati che includono molte occorrenze di cognomi e nomi di esercizi commerciali. Per diminuire il “rumore” la forma è stata ricercata in combinazione con alcuni determinanti o seguita dalla preposizione di:

Google: “b. di verdure” 69.800 r.;“b. di ceci” 58.200 r.; “b. di soia” 42.100 r.; “b. di lenticchie” 42.100 r.;

“veggie burger” 140.000 r.; “b. vegetariano” 19.500 r.; “b. vegetale” 18.500 r.;

“vegan burger” 26.100 r.; “vegburger” 20.100 r.

"la Repubblica": “burger di” 96 r. (p. a. 2010); “veggie burger” 12 r. (p. a. 1996); “vegburger” 7 r. (p .a. 2001)

 

Note

La parola burger compare in testi in lingua italiana in un primo momento quale accorciamento di hamburger, ovvero ‘polpetta di carne schiacciata’ e per estensione ‘il panino composto da pane e polpetta di carne schiacciata’. Ad oggi, tale significato, registrato nel GRADIT 2007 convive pur lasciando notevole spazio a quello di ‘polpetta tonda schiacciata composta da un ingrediente, per lo più di origine ittica o vegetale’. Le prime occorrenze di burger con tale significato si hanno nel 2001-2002 sia legato a prodotti ittici (b. di sgombro), sia vegetali (b. di soja). Nel 2009 si registrano su Twitter le prime attestazioni (burger di piselli spezzati, burger di lenticchie rosse, burger di soia e peperoni verdi) che invece sul web (Google, Google libri) risultano molto sporadiche almeno fino al 2010. Infatti, sulla “Repubblica” solo nel 2010 abbiamo le prime occorrenze nel nostro significato: burger di seitan, green burger di soia ed è solo a partire dal 2014-2015 che la parola subisce una diminuzione di impiego quando è accorciamento di hamburger mentre si specializza nel significato relativo ad altri ingredienti (burger di baccalà, b. di tonno, b. alle verdure, b. di lenticchie e rosmarino). La costruzione morfo-sintattica inglese che prevede il determinante anteposto al determinato (del tipo X-burger), nonostante venga adottata in alcuni casi (polpo burger, avocado burger, melanzana burger), rimane a margine mentre si preferisce la costruzione tipicamente italiana determinato-determinante, in cui la parola viene accompagnata o da un aggettivo (burger vegetale, burger amatriciano) o da un sintagma in cui la preposizione selezionata solitamente è di: burger di cannellini, burger di quinoa. Non mancano casi in cui si usa la preposizione con (burger con peperoni e salmone) passibile di generare ambiguità sul determinante che potrebbe essere inteso come ingrediente o come contorno di accompagnamento. Si nota la tendenza a considerare burger un formato, diverso dalla polpetta perché schiacciato, diverso dalla crocchetta perché non impanato: “una volta amalgamati gli ingredienti formate delle palline e schiacciatele dando loro la forma di un «burger»” (Anna Villarini, Prevenire in cucina mangiando con gusto, Milano, Sperling&Kupfer, 2014). Infine veggie burger è un composto inglese entrato in testi di lingua italiana a partire dalla fine degli anni ’90 e sta registrando numerose e crescenti occorrenze sul web, sui giornali, sui libri. Lo si preferisce ai traducenti italiani burger vegetale (o hamburger vegetale) e burger vegetariano (o hamburger vegetariano); ultimamente è stato affiancato dal vegan burger (anche abbreviato in vegburger) ovvero ‘burger vegano’.

 

Esempi d’uso:

  • "Per preparare questi burger di tofu ci vuole davvero poco tempo, potrete risparmiare e scegliere i vostri ingredienti preferiti in base a i gusti.[...]Dei burger di quinoa ad esempio, che potrete impastare con legumi, patate e verdure di stagione tagliate sia a julienne che a cubetti. I burger potrete poi cuocerli al forno o anche in padella a vostro piacimento" (Marta Albè, 15 ricette di burger vegetali, greenme.it, 5/7/2012).
  • "Pancake di ceci salato con burger di lenticchie e quinoa e crema di yogurt. [...] Aggiungete le lenticchie lessate (vanno bene pure in scatola purché risciacquate), la cipolla tritata, il concentrato di pomodoro, la farina di ceci, 3 cucchiai di olio EVO e salate leggermente. Frullate il tutto. L’impasto del burger è pronto per essere cotto. [...] Servite il pancake con un velo di salsa, il burger e la salsa nuovamente" (Marco Bianchi, 50 minuti, 2 volte alla settimana, Milano, Mondadori, 2014).

 

Miriam Di Carlo

 

 

20 marzo 2019

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