La pala, eseguita dal pittore tedesco Christian Roland Mertens, è realizzata in dialogo con la pala dell'accademico Arrigo Castellani - l'Attardato - coniuge di Ornella Pollidori, attraverso la continuità del paesaggio e dello stile. L'ornello – varietà di frassino –, che incornicia la scena sulla sinistra, rispecchia l'albero rappresentato sulla destra nella pala dell'Attardato, e si riferisce al nome dell'Accademica. Il nome "Rovella" richiama l'arrovellarsi di uno spirito inquieto, rappresentato dall'attorcigliarsi delle spighe di grano (nei vasetti sulla sinistra). Il motto "che là più cresce u' più la pietra scema", tratto dalla rima 152 di Michelangiolo, parla del progressivo raffinarsi dei pensieri e delle opere, così come della persona stessa e, attraverso di lei, di chi le sta intorno. Questo concetto è rappresentato attraverso l'emergere della figura in pietra scolpita da Cupido sulla destra, così come per mezzo dell'ambientazione della scena in un'alba primaverile.

La pala raffigura una bilancia da orafi appesa su cui viene pesata una moneta, cui vengono aggiunti chicchi di grano per correggere il peso.

La pala raffigura un cedro sulla pianta riparato dal sole per mezzo di un cappello di paglia.

La pala raffigura una fetta di pane biscottato.

La pala raffigura uno specchio ripulito con della crusca.

La pala raffigura in primo piano un covone di grano acceso sullo sfondo di un paesaggio piatto e scuro.

La pala raffigura una volpe che rode una bugnola piena di grano.

La pala raffigura un uccellino che si ciba di pane ammollato in una coppetta di vetro.