Agenda eventi

L M M G V S D
 
 
 
 
 
 
1
 
2
 
3
 
4
 
5
 
6
 
7
 
8
 
9
 
10
 
11
 
12
 
13
 
14
 
15
 
16
 
17
 
18
 
19
 
20
 
21
 
22
 
23
 
24
 
25
 
26
 
27
 
28
 
29
 
30
 
 
 
 
 
 
 
 
G. Fanello Marcucci, C. Marazzini, G. Di Leo e N. Maraschio
Il presidente Claudio Marazzini con Claudia Arletti e Mario Calabresi
Da sinistra: Benedetti, Givone, Benintende, Maraschio, Ravenni, Lavia
XII Convegno ASLI

La parola "petaloso" ha possibilità di entrare nei vocabolari?


Riportiamo qui la risposta che una collaboratrice dell'Accademia, la dottoressa Cristina Torchia, ha dato alla segnalazione della parola "petaloso", giunta alla redazione nelle scorse settimane. La notizia è rimbalzata sui social network e ha avuto una grande risonanza mediatica. Segnaliamo anche alcuni degli articoli e delle interviste ad accademici e collaboratori che sono stati pubblicati in proposito.

 

"Caro Matteo,
la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo.
Tu hai messo insieme petalo + oso > petaloso = pieno di petali, con tanti petali
Allo stesso modo in italiano ci sono:
pelo + oso > peloso = pieno di peli, con tanti peli
coraggio + oso > coraggioso = pieno di coraggio, con tanto coraggio.
La tua parola è bella e chiara, ma sai come fa una parola a entrare nel vocabolario? Una parola nuova non entra nel vocabolario quando qualcuno la inventa, anche se è una parola “bella” e utile. Perché entri in un vocabolario, infatti, bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e che tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire e a scrivere “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano. A quel punto chi compila i dizionari inserirà la nuova parola fra le altre e ne spiegherà il significato.
È così che funziona: non sono gli studiosi, quelli che fanno i vocabolari, a decidere quali parole nuove sono belle o brutte, utili o inutili. Quando una parola nuova è sulla bocca di tutti (o di tanti), allora lo studioso capisce che quella parola è diventata una parola come le altre e la mette nel vocabolario.
Spero che questa risposta ti sia stata utile e ti suggerisco ancora una cosa: un bel libro, intitolato Drilla e scritto da Andrew Clemens. Leggilo, magari insieme ai tuoi compagni e alla maestra: racconta proprio una storia come la tua, la storia di un bambino che inventa una parola e cerca di farla entrare nel vocabolario.
Grazie per averci scritto.
Un caro saluto a te, ai tuo compagni e alla tua maestra.

Maria Cristina Torchia
Redazione della Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca

Per la maestra:
- Il libro, con i suoi riferimenti completi, è: Andrew Clemens, Drilla, Milano, Rizzoli, 2009 [traduzione di Beatrice Masini, n.d.r].
- Approfitto dell’occasione per segnalarle che sul sito www.accademiadellacrusca.it, l’Accademia mette a disposizione un servizio di consulenza linguistica. Per rivolgere domande al nostro servizio di consulenza si può usare il modulo presente all’indirizzo http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/poni-quesito."

 

Articoli

 

Programmi radiofonici e interviste

 

Avvisi da Crusca

  • Il Tema

    La competenza linguistica dei giovani italiani: cosa c'è al di là dei numeri?, di Rosario Coluccia.

    La discussione è aperta nella sezione "Il Tema".

  • Premio Tramontano 2019

    Pubblicato l'elenco dei candidati ammessi alla prova. L'elenco è consultabile qui.

  • Lessicografia della Crusca in rete: possibili problemi di accesso

    Nei prossimi giorni, a causa di interventi tecnici, la piattaforma lessicografia.it potrebbe non essere sempre accessibile. Ci scusiamo per gli eventuali disagi causati agli utenti.

Attività

  • Creazione del Vocabolario del fiorentino contemporaneo; progetto finanziato dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze e dalla banca Federico Del Vecchio - gruppo Banca Etruria; 1994-1996/2011-in corso.

  • La Piazza propone politiche di salvaguardia e attività di promozione del multilinguismo dell'Unione europea; 2007-in corso.

  • Archivio digitale integrato di materiali didattici, testi e documentazioni iconografiche e multimediali per la conoscenza allʹestero del patrimonio linguistico e storico‐culturale italiano, con particolare riguardo e destinazione a italiani all’estero di seconda e terza generazione; progetto FIRB; 2009-2013.

Vai alla sezione