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Nicoletta Maraschio professoressa emerita dell'Università di Firenze
Monica Berté e Maurizio Fiorilla
Laura Boldrini all'Accademia della Crusca
Max Pfister e Massimo Fanfani

Ottava settimana della lingua italiana nel mondo

Roma, 20 - 26 ottobre 2008

Presentazione

Ministero degli Esteri

 

Ottava Settimana della Lingua Italiana nel Mondo

L'Italiano in piazza

 

 

Grandiose e monumentali o piccole e accoglienti, le mille piazze del Belpaese raccontano la storia del popolo italiano. Centro ideale e spesso fisico della città, le piazze italiane sono state teatro di vicende storiche e degli aspetti più diversi della vita quotidiana: feste sacre e profane, sommosse popolari, parate e giostre, predicazioni, roghi e condanne capitali, mercati e fiere. Attraverso la storia delle mille piazze italiane è possibile raccontare la storia culturale e linguistica del nostro Paese, dalla fioritura dei dialetti all'italiano come lingua nazionale.

 

Alla piazza, vista come luogo determinante per la formazione dell'identità culturale italiana, è dedicata la VIII edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo, il principale evento internazionale di promozione della nostra lingua, organizzato dalla Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Esteri, in collaborazione con l'Accademia della Crusca.

 

La manifestazione, intitolata "L'italiano in piazza", si avvale della partecipazione delle principali istituzioni culturali pubbliche e private - tra cui la Società Dante Alighieri, la Società Geografica Italiana e la Rai - e si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.Dal 20 al 26 ottobre gli Istituti di Cultura, le Ambasciate e i Consolati, i Lettorati universitari e le Scuole di italiano nel mondo propongono un ricco programma di iniziative, di incontri con scrittori italiani e di proiezioni di film legati al tema della Settimana.

 

Molti dei numerosi eventi espositivi in programma sono realizzati su supporto digitale, una modalità che ne consente la condivisione e la fruizione simultanea presso le rappresentanze italiane sparse per il mondo. Le bellissime foto della Società Alinari di Firenze sono protagoniste della rassegna "L'italiano in piazza". L'esposizione, curata da Francesco Sabatini, Presidente onorario dell'Accademia della Crusca, comprende 50 immagini d'epoca e attuali, che raffigurano le più celebri piazze italiane e personaggi, come Roberto Benigni e Dario Fo, che anche nelle piazze, con i loro spettacoli sono stati eccellenti rappresentanti della lingua italiana. Per l'occasione è stato realizzato un sito (www.italianoinpiazza.alinari.it) in cui sono presenti e scaricabili circa 2.000 foto dell'archivio Alinari e schede con contenuti linguistico-storici in italiano/inglese.

 

Il calendario della Settimana comprende anche la mostra "Le parole della piazza, la piazza delle parole", organizzata dall'Università per Stranieri di Pisa: 16 pannelli raccontano l'evoluzione della piazza nella storia e nella cultura italiane e il ruolo svolto sul piano artistico, storico, letterario, musicale, economico.

 

Da segnalare anche "I luoghi della verbalità", la mostra digitale realizzata dalla Società Geografica Italiana. Il progetto espositivo ricostruisce e documenta il rapporto tra l'italiano e la piazza attraverso la tradizione iconografica delle illustrazioni postali che raffigurano le "piazze d'arte" dei centri storici minori italiani.

 

Due le mostre proposte dalla Regione Piemonte. Oltre a "Piazze del Piemonte. Architettura, urbanistica, Eventi, Quotidianità" dedicata alle piazze piemontesi, la regione ha realizzato in collaborazione con la Provincia di Biella la mostra fotografica "LifeStyleMadeInItaly" dedicata alle molteplici espressioni del design e il made in Italy nelle sue forme più svariate dal' l'arredamento alla moda alla gastronomia.

 

Significativo il contributo della Fondazione Musica per Roma che ha reso disponibili per le rappresentanze italiane una serie di interviste a personaggi di primo piano della nostra cultura : Tullio De Mauro, Renzo Piano e Piergiorgio Odifreddi spiegano rispettivamente "Che cos'è la lingua?" "Che cos'è l'architettura?" e "Che cos'è la logica?". Sempre a cura della Fondazione Musica per Roma è la mostra fotografica "La cavea dell'Auditorium Parco della Musica, moderna piazza cittadina", una selezione di scatti della mostra fotografica "Le stagioni del Parco - musica, teatro, protagonisti e incontri all'Auditorium Parco della Musica" realizzata nel gennaio del 2007.

 

Il programma della manifestazione ripropone inoltre i tradizionali appuntamenti con i concorsi letterari Scrivi con me e quello legato alla Giornata del lettore d'italiano. "Scrivi con me" si rivolge agli studenti delle Scuole medie superori e prevede il completamento di un racconto scritto per l'occasione e presentato senza il finale. Lo scrittore coinvolto quest'anno nel progetto è Vincenzo Consolo autore del racconto "Nero Metallico". La seconda iniziativa - che consiste sempre nella realizzazione di un componimento in italiano - è destinata agli studenti dei Dipartimenti di italiano presso le Università straniere.

 

Come di consueto anche la Rai partecipa alla Settimana della Lingua con i progetti di Rai Educational e di Rai International."La vita, le piazze e il sogno..." è il documentario prodotto da Rai Educational per raccontare con la voce di Giorgio Albertazzi le piazze d'Italia, scrigno di arte e di storia. Rai International segue la Settimana in maniera capillare, assicurando la ripresa di molti degli eventi in programma presso gli Istituti Italiani di Cultura e le nostre Ambasciate. Rai International partecipa e segue in diretta il convegno "L'italicità e i media nei paesi dell'Europa sud-orientale", in corso a Tirana dal 16 al 18 ottobre, in cui studiosi e professionisti della comunicazione riflettono sulla diffusione della lingua italiana nell'area balcanica.

Indirizzo: 
Roma
Italia
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Agenda

Promozione e diffusione della lingua italiana in Belgio

Bruxelles, 21 ottobre 2008

 

I Sessione
ore 9.00: accoglienza dei partecipanti

ore 9.30: apertura dei lavori a cura del Direttore dell'IIC, Giuseppe Manica. Saluti dell'Ambasciatore
d'Italia, S.E. Sandro M. Siggia e del Rappresentante Permanente presso la UE, S.E. l'Ambasciatore F. Nelli Feroci

Moderatore: dott. Diego Marani

ore 10.00: L'italiano nel mondo accademico fiammingo: dati e prospettive, Professor Serge Vanvolsem,
K.U.L., Università Cattolica di Leuven

ore 10.20: Una lingua, una civiltà, il Vocabolario. Presentazione della copia anastatica del Vocabolario degli Accademici della Crusca del 1612, Professoressa Nicoletta Maraschio, Presidente dell'Accademia della Crusca

ore 10.40: Dati, ipotesi e strategie di gruppo per rilanciare l'italiano nel Belgio francofono, Professor Luciano Curreri, UL, Università di Liegi

ore 11.00: Modelli e metodi di diffusione dell'Italiano in Europa e nei Paesi emergenti, Professoressa Stefania Giannini, Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia

ore 11.20: pausa caffè

ore 11.40: L'italiano lingua d'Europa. Passeggiata tra le parole dell'arte, Professor Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Roma

ore 12.00: Problemi di politica linguistica dell' italiano nel mondo: il sistema delle Università, il sistema
delle imprese, Professor Massimo Vedovelli, Rettore dell'Università per Stranieri di Siena

ore 12.20: Le istituzioni europee, la difesa dell'italiano ed il multilinguismo, dottor Marcello Limina, funzionario della Rappresentanza Permanente dell'Italia presso la UE, Scuole europee, Istruzione, Formazione professionale e Gioventù

ore 12.40: discussione

ore 13.00: pranzo

 

II Sessione

Moderatore: Prof. Serge Vanvolsem

ore 14.30: I corsi di italiano organizzati dall'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Professor Giuseppe Manica, Direttore dell'Istituto di Cultura

ore 14.50: I corsi di lingua e cultura italiana degli Uffici scolastici del Belgio, Professor Sergio Panattoni,
Dirigente Scolastico responsabile dell'Ufficio scolastico del Consolato d'Italia, Bruxelles

ore 15.10: L'insegnamento della Lingua Italiana nelle Scuole Europee in Belgio, Professor Giancarlo Marcheggiano, Direttore della Scuola Europea di Mol

ore 15.30: La lingua italiana nella prospettiva del multilinguismo europeo, dottor Diego Marani, funzionario presso la Commissione Europea, DG Cultura

ore 15.50: discussione

ore 16.10: conclusione dei lavori
 

Informazioni
Data: martedì 21 ottobre 2008
Orari: Ore 9.00 - 17.30
Luogo: Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura
Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Tel. 02/533.27.20
 

Approfondimento

Conferenza Stampa di presentazione della VIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo "L'Italiano in piazza"
Presieduta dal Ministro degli Affari Esteri On. Franco Frattini

14 ottobre 2008 ore 11.30
Sala Conferenze Internazionali
Ministero degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina 1, Roma

Interverranno con un contributo sul tema personalità del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo, del cinema, della letteratura e dell'architettura: Giovanni Minoli, Francesco Sabatini, Pino Daniele, Vincenzo Cerami, Giuseppe Fiorello, Gianni De Gregorio, Giorgio Albertazzi (spot tv) e Massimiliano Fuksas.  

Per l'occasione, sarà presentata una selezione di immagini di iniziative culturali programmate all'estero per la settimana della lingua italiana e saranno presenti i figuranti della partita a scacchi in costume del Comune di Marostica.

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8 ottobre 2008
A Budapest le foto della Società Alinari di Firenze

L'Italia e l'Italiano attraverso le piazze per mezzo delle testimonianze fotografiche. E' questo l'obiettivo della mostra fotografica ''L'Italiano in Piazza'' organizzata nell'ambito della VIII Settimana della lingua italiana nel mondo presso l'Istituto Italiano di Cultura di Budapest, lunedì 13 ottobre, alle ore 18.00. La mostra, curata dal prof. Francesco Sabatini ( presidente dell'Accademia della Crusca fino alla scorsa primavera), comprende 50 immagini, provenienti dalle Collezioni Alinari e dagli Archivi gestiti da Alinari, stampate in bianco e nero, in seppia, a colori o con viraggi particolari.

Le immagini d'epoca ed attuali che andranno in mostra comprendono foto da Piazza del Campo a Siena durante un Palio a Piazza del Duomo a Firenze con lo scoppio del carro, da Piazza della Scala a Milano, luogo di musica ed arte, alla religiosa Piazza San Pietro a Roma, da piazza dell'Unità a Trieste a Piazza del Plebiscito a Napoli, o ancora a Piazza delle Lingue d'Europa, inaugurata nel 2007 a Firenze, proprio davanti all'Accademia della Crusca.

Infine, ci saranno fotografie con personaggi autorevoli quali Roberto Benigni, Dario Fo e Bergonzoni, eccellenti rappresentanti della Lingua Italiana, anche nelle piazze, con i loro spettacoli. L'esposizione Alinari permetterà dunque al visitatore di avvicinarsi a una realtà bellissima, ma alquanto complessa: si scorgeranno intrecciati tra loro, la vita, l'arte, l'architettura, l'economia, la politica, la storia, la letteratura e la cultura dell'Italia stessa e della sua lingua.

[ADNKronos]

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Presentazione ufficiale del tema della Settimana

L'Italia terra delle 100 città, e dunque delle 1000 piazze. E anche più di mille, se contiamo, accanto alle piazze grandiose e monumentali, note in tutto il mondo - come Piazza San Marco a Venezia, Piazza dei Miracoli e del Duomo a Pisa, Piazza della Signoria e Piazza Santa Croce a Firenze, Piazza del Campo a Siena, Piazza Navona, Piazza del Campidoglio, Piazza del Quirinale e Piazza del Popolo a Roma, Piazza del Plebiscito a Napoli - le moltissime altre, belle di più calda accoglienza, sparse in tutte le nostre Regioni, in città, cittadine e paesi, in pianura, in collina e sui monti. Un insieme, se così può chiamarsi una somma di realtà svariatissime, che è stato anche interpretato dalla visione metafisica di uno dei maggiori pittori italiani del Novecento, il Giorgio de Chirico delle Piazze d'Italia.

 

Molti fattori hanno concorso a creare un particolare culto della piazza nella civiltà italiana. In parte il ricordo del Foro che incardinava l'impianto urbanistico delle città romane o l'antica presenza di un Foro boario; ma, più ancora, la presenza di un forte potere cittadino, nelle città dalle tradizioni comunali, o l'imponente mole di una cattedrale o la residenza di un potere sovrano, che esigevano un largo spazio antistante. Talvolta fu l'arena di un anfiteatro romano che si tramutò in piazza nel corso del Medioevo, come a Lucca; altre volte la piazza fu delineata nel progetto iniziale d'impianto della città, con richiamo ai grandi chiostri monastici, o in un luogo già segnato dai percorsi delle grandi vie di traffico, oppure semplicemente per scelta di un soggiorno piacevole.

 

Le piazze d'Italia raccontano meravigliosamente la storia del popolo italiano: storia di feste sacre e profane, di sommosse popolari e di parate e giostre, di predicazioni, roghi e condanne capitali, di grandi commerci e fiere e di mercati per l'economia domestica. E naturalmente storia delle tradizioni linguistiche d'Italia, perché la generale mitezza del clima ha fatto spesso della piazza cittadina il luogo della rappresentazione teatrale e anche del passatempo quotidiano e della conversazione, borghese e popolare. Laddove gli aristocratici vivevano in palazzo.

 

Ma la storia linguistica delle nostre piazze va illustrata tenendo chiaramente conto di una distinzione di epoche e livelli: della grande e ininterrotta fioritura dei dialetti e della progressiva e poi definitiva affermazione dell'italiano. Per circa sette secoli, a partire dal primo risveglio delle vita economica, sociale e culturale delle città d'Italia dopo il Mille, l'idioma vivo delle nostre città e di ogni nostro luogo abitato è stato il volgare locale, che più tardi si denominò "dialetto". Fu questo, nelle sue mille varietà, l'idioma preferito dalle compagnie teatrali d'ogni genere, popolari e di buon livello, dai semplici giocolieri ai cantastorie delle gesta dei paladini, dai commedianti dell'arte agli attori delle commedie goldoniane. Ma anche i testi della letteratura alta, brani del poema dantesco, del Canzoniere di Petrarca (che pur non amava questa divulgazione della sua studiatissima poesia) e di Poliziano, circolarono nelle piazze.

 

Per parlare di "italiano in piazza" senza riferirsi al teatro e alla letteratura o alla predicazione religiosa, bisogna però entrare decisamente nella storia dell'Italia unita. La vita politica e sociale della nuova Nazione dette luogo a comizi e cerimonie che richiedevano l'uso della lingua di tutti. Ci furono più tardi, quando era intervenuta anche la tecnologia dell'amplificazione della voce, le "adunate" di folle osannanti alle reboanti parole di un capo. E poi di nuovo i comizi animati dalla dialettica della rinata democrazia. Sono passati alcuni decenni e questa funzione linguistico-politica della piazza è venuta riducendosi, per il sopraggiungere del mezzo televisivo che ha portato le "tribune" dentro le mura domestiche. Ma, liberata da molte presenze di politici, la piazza è stata riguadagnata dal mondo del teatro, della canzone, della poesia: pensiamo alla piazza come luogo d'incontro in Piazza Grande di Lucio Dalla, come luogo di festa in Feste di Piazza di Edoardo Bennato, come mercato popolare in Porta Portese di Claudio Baglioni, come scenario di ricordo di una tragedia terroristica in Piazza bella piazza di Claudio Lolli. E c'è poi il fenomeno del Dante portato nuovamente in piazza dal travolgente Roberto Benigni: in un luogo veramente "sacro", come la Piazza di Santa Croce a Firenze, e con una sorta di rito caro al popolo toscano, che ha sempre amato ascoltare, fin nelle piazze di paese, brani del poema nelle sere d'estate.

 

Ancora le nostre piazze accolgono grandi sagre gastronomiche, come quella del Pane in piazza organizzata ogni anno a Milano, accanto al Duomo, dai panificatori della città. Da un anno circa c'è in Italia una grande e bella piazza in più: è la Piazza delle Lingue d'Europa, inaugurata il 3 luglio 2007 a Firenze, davanti all'Accademia della Crusca. Vuol essere questo il luogo reale e ideale nel quale ogni popolo del continente può attestare e celebrare, in armonia con gli altri popoli, la storia della propria identità linguistica e culturale. Un itinerario - reale o virtuale - attraverso le piazze d'Italia è certamente un tema adatto a far conoscere in ogni parte del mondo il nostro Paese e la nostra lingua, finalmente divenuta anche lingua di piazza.

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