Norme per gli utenti
Norme per gli utenti
(approvate nelle riunioni del Consiglio direttivo del 9 aprile e 11 settembre 2013 e modificate nelle riunioni del 7 marzo 2016 e 24 aprile 2018)
1. Ammissione
3. Consultazione del materiale librario
6. Prestito interbibliotecario
7. Riproduzioni
8. Tariffario
1. Ammissione
La Biblioteca dell’Accademia della Crusca è destinata a quanti svolgono attività di studio e di ricerca nel campo della linguistica italiana.
L'accesso alla Biblioteca è autorizzato dal Responsabile della Biblioteca, secondo le seguenti modalità.
Con presentazione di un documento che attesti la posizione professionale per:
- docenti di scuola media superiore;
- docenti universitari;
- ricercatori del CNR e di organizzazioni di ricerca scientifica analoghe;
- bibliotecari, archivisti, documentalisti;
- personale dell’Istituto dell’Opera del Vocabolario Italiano (OVI).
Con esibizione di una lettera di presentazione di un accademico o di un docente universitario per tutti gli altri utenti che non rientrano in queste categorie, compresi studenti e dottorandi.
Al momento del colloquio preliminare e della registrazione dei dati personali è richiesto un documento d’identità, una fotocopia del quale sarà allegata alla scheda di ammissione, e viene rilasciata una Tessera d’ingresso con validità annuale o più breve, ma comunque sufficiente a coprire le necessità dello studioso; la tessera è rinnovata d’ufficio per i collaboratori dell’Accademia e dell’OVI.
2. Orario e accesso alla sala
La Biblioteca è aperta cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì; è chiusa nei giorni festivi e per due settimane nel periodo estivo; per necessità interne, in casi eccezionali, la Sala di consultazione potrà essere inaccessibile al pubblico. Le ore di apertura, le chiusure estive e quelle straordinarie sono stabilite dal Consiglio direttivo della Crusca e sono rese pubbliche nel portale web dell’Accademia e nella bacheca della Biblioteca.
L’accesso alla Sala di consultazione è consentito solo a chi abbia lasciato la borsa, la custodia del pc o altri involucri nelle apposite cassette all’ingresso; si può tenere il cellulare ma privo di soneria, mentre non sono ammessi in Sala cibi, bevande o altro che rischi di danneggiare il patrimonio librario. L’Accademia non è responsabile degli oggetti o beni personali degli utenti né di ciò che è depositato nelle cassette che all’uscita vanno comunque vuotate.
Tutti i frequentatori della Sala di consultazione, anche se vi si trattengono per breve tempo, dovranno, all’ingresso dei locali della Biblioteca, firmare il Registro delle presenze e, su richiesta, mostrare la Tessera d’ingresso.
In Biblioteca si dovrà mantenere un comportamento decoroso e silenzioso, non disturbando gli altri studiosi con parole o rumori superflui, pena (nei casi più gravi e recidivi) l’allontanamento e poi l’annullamento della Tessera d’ingresso.
3. Consultazione del materiale librario
È possibile consultare tutto il materiale librario e i manoscritti della Biblioteca, tranne le opere in precario stato di conservazione o in corso di restauro.
I volumi degli scaffali aperti nella Sala di consultazione possono esser prelevati direttamente dagli utenti che debbono collocare, al loro posto, un’apposita tasca di cartone con la scheda prestampata debitamente compilata. Tali volumi, come gli altri eventualmente richiesti al personale, possono essere trattenuti in palese deposito sui tavoli di lavoro nella Sala, legati da una fascetta e muniti della scheda col nome dello studioso e la sua firma giornaliera: non si dovranno superare i 15 pezzi che, dopo 30 giorni dalla data dell’ultima presenza, saranno ricollocati dal personale negli scaffali.
La ricollocazione negli scaffali è eseguita sempre dal personale della Biblioteca e perciò gli utenti dovranno depositare i volumi già consultati sul tavolo del Responsabile di sala.
Non vanno trattenuti in deposito sui tavoli di lavoro:
- le opere stampate fino al 1830 compreso;
- i volumi e le riviste che si trovano temporaneamente sul Bancone delle nuove accessioni;
- i citati del vocabolario storico(CIT.);
- i neocitati (CIT/1);
- i manoscritti (Ms.), le opere rare (Rari) che debbono esser consultati dietro autorizzazione scritta di un accademico o del direttore dell’OVI; è altresì necessario consegnare un documento d’identità e firmare l’apposito Registro; di norma si consegna solo un pezzo alla volta: la consultazione contemporanea di più esemplari deve essere autorizzata dal Responsabile della biblioteca. Se lo studioso si allontana, anche per breve tempo, dalla Sala, tali opere vanno riconsegnate al Responsabile di sala;
- le tesi di laurea (Tesi), per le quali è necessaria la consegna di un documento d’identità, la firma nell’apposito Registro e la riconsegna al Responsabile di sala quando lo studioso si assenti; le tesi consultabili sono quelle discusse da almeno 50 anni o quelle dotate di un’esplicita autorizzazione scritta dell’autore o del relatore.
4. Prestito interno
Il prestito interno si applica ai collaboratori dell’Accademia della Crusca e dell’OVI, e inoltre agli studiosi ospiti della Foresteria dell’Accademia.
Sono escluse dal prestito interno le stesse opere che non è possibile trattenere in deposito sui tavoli di lavoro della sala di consultazione, ovvero:
- i manoscritti;
- le opere stampate fino al 1830 compreso;
- i volumi e le riviste che si trovano temporaneamente sul Bancone delle nuove accessioni;
- i citati del vocabolario storico(CIT.);
- i neocitati (CIT/1);
- i manoscritti (Ms.);
- le opere rare (Rari);
- le tesi di laurea (Tesi).
I collaboratori dell’Accademia della Crusca e dell’OVI possono trattenere nelle loro stanze di lavoro, in scaffali accessibili e in modo ordinato, fino a un massimo di 30 opere della Biblioteca, a titolo di prestito personale interno. La disponibilità di queste opere, se richieste in consultazione da altri utenti, deve comunque essere sempre garantita.
Il deposito permanente di opere della Biblioteca è consentito ai collaboratori dell’Accademia e dell’OVI solo in relazione a specifici progetti e fino a un massimo complessivo di 120 opere per progetto. Sono escluse dal deposito permanente le stesse opere che non è possibile ottenere in prestito esterno.
La ricognizione del materiale librario in prestito interno, depositato presso le stanze dei collaboratori dell’Accademia e dell’OVI, viene eseguita dal personale di Biblioteca una volta l’anno, come atto di doverosa vigilanza sul patrimonio librario dell’Accademia.
Gli studiosi ospiti della Foresteria possono trattenere in prestito interno nelle loro stanze, limitatamente alle ore di chiusura della Biblioteca, fino a un massimo di 6 opere.
5. Prestito esterno
Il prestito esterno è consentito agli studiosi ammessi alla Sala di consultazione, con residenza o domicilio in territorio italiano, per un massimo di tre volumi per la durata di un mese, ed è prorogabile a due mesi qualora l’opera non sia richiesta da altri utenti.
Dal prestito esterno sono esclusi i manoscritti e tutte le opere che potrebbero riceverne un danno, stante il precario stato di conservazione. Sono escluse tutte le opere stampate fino al 1915 compreso e i volumi appartenenti alle sezioni citati del vocabolario storico (CIT.) e rari (Rari). Sono escluse altresì le opere di più frequente consultazione o di particolare pregio, i volumi appartenenti a Fondi speciali o fondi di singoli studiosi, le opere del Fondo storico e le nuove accessioni esposte sul Bancone. Infine non sono soggetti a prestito i volumi delle seguenti sezioni: neocitati (CIT/1), opere di consultazione bibliografica (CONS.BIBL.), storie della letteratura (CONS.LETT.0), dizionari (DIZ), enciclopedie (ENC.), riviste (RIV.), tesi di laurea (Tesi).
6. Prestito interbibliotecario
Il prestito interbibliotecario è consentito solo per le biblioteche su territorio italiano unicamente per la durata di un mese, ma può essere richiesta la restituzione anticipata per urgenti necessità.
Il prestito interbibliotecario non è consentito per le opere che sono escluse dal prestito esterno.
La spedizione sarà effettuata per posta raccomandata o per corriere; le spese di spedizione saranno a carico della Biblioteca richiedente.
I volumi inviati nell’ambito di reti bibliotecarie locali cui la Biblioteca aderisce possono essere consultati esclusivamente all’interno della biblioteca richiedente.
7. Riproduzioni
La riproduzione di tutto il materiale della Biblioteca che viene dato in consultazione è libera, se svolta per fini di studio e ricerca e comunque per tutte le attività senza fini di lucro, ai sensi della normativa vigente (art. 108 del Decreto legislativo 42/2004 modificato dall’art. 1, comma 171 della Legge 124/2017). Restano le limitazioni di legge sul diritto d’autore: limite del 15% delle pagine del volume, se non “opera rara o fuori dai cataloghi editoriali” (art. 68 della Legge 633/1941 modificato dall’art. 2 della Legge 248/2000).
È ugualmente libera la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte per fini di lucro.
La riproduzione per fini commerciali deve essere autorizzata dal Responsabile della Biblioteca per la pubblicazione di immagini in monografie dalla tiratura superiore alle 2000 copie e dal prezzo di copertina superiore a € 77,47 (Decreto ministeriale 8 Aprile 1994); tali riproduzioni sono anche soggette al pagamento dei diritti di riproduzione.
Per la riproduzione di immagini in periodici cartacei e online di natura scientifica o didattica e in monografie con tiratura inferiore alle 2000 copie e prezzo di copertina non superiore a € 77,47 si richiede soltanto una comunicazione preventiva al Responsabile della Biblioteca per posta elettronica (biblioteca@crusca.fi.it); tali riproduzioni non sono soggette al pagamento dei diritti di riproduzione.
In ogni caso occorre citare la fonte dell’opera riprodotta e consegnare alla Biblioteca sia una copia della riproduzione sia una copia analogica o digitale della pubblicazione (in alternativa l’URL di riferimento in caso di pubblicazione online ad accesso aperto).
La riproduzione è possibile:
- con mezzi propri che non comportino il contatto diretto con il materiale o l’uso di fonti luminose accessorie: è liberamente consentito l’uso di apparecchi fotografici, smartphone e tablet, mentre non è consentito l’uso di scanner portatili o a penna, flash e treppiedi; l’utente deve successivamente compilare una dichiarazione sul materiale riprodotto e la sua finalità;
- tramite fotocopia, solo per le opere stampate dopo il 1900; le riproduzioni sono eseguite dagli utenti con la fotocopiatrice della Biblioteca, dopo essere stati autorizzati dal personale di sala che valuterà le condizioni conservative del materiale e nei limiti della legge sul diritto d’autore, sopra specificati;
- tramite apparecchi fotografici e scanner, dietro richiesta scritta compilata su apposito modulo, inviato tramite posta elettronica o lettera al Responsabile della Biblioteca (biblioteca @crusca.fi.it); la riproduzione è eseguita di norma all’interno dell’Accademia dal personale addetto. Per i costi si veda il Tariffario.
Gli Accademici e il personale hanno diritto a una riduzione del 50% sul costo previsto dal Tariffario.
Avvisi dalla Biblioteca
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Le opere inviate non saranno comunque restituite al donatore.
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