La morte di Tullio De Mauro
L’Accademia della Crusca si unisce con grande dolore al lutto della famiglia per la perdita dell’Accademico Tullio De Mauro. Autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, che nel 1963 segnò un punto di svolta per gli studi in campo linguistico in Italia e all’estero, a cui nel 2013 fu dedicato il convegno Città d’Italia.
Nato a Torre Annunziata (NA) nel 1932, dal 1961 è stato titolare di insegnamenti linguistici nelle Università di Roma, Palermo, Salerno, poi professore ordinario di linguistica generale, emerito nell’Università La Sapienza di Roma, Doctor h.c. nelle università di Lovanio, Ecole Normale Supérieure di Lione, Waseda di Tokyo, Bucarest, Sorbonne Nouvelle e Siviglia.
Ha presieduto la Società di Linguistica Italiana (1969-73) e la Società di Filosofia del Linguaggio (1995-97). Presidente della Fondazione Bellonci e del Comitato direttivo del Premio Strega. Socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Ministro della pubblica istruzione nel 2000-01. Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana.
Allievo di Antonino Pagliaro, ha tradotto e fatto conoscere in Italia il Cours de linguistique générale di Ferdinand de Saussure. Tra i suoi vasti interessi si ricordano studi di sintassi indoeuropea, storia linguistica italiana, lessicologia, semantica storica e teorica, linguistica educativa. È autore di dizionari d’apprendimento e del Grande dizionario italiano dell’uso. Come pochi altri ha saputo coniugare l’attività scientifica con l’attenzione ai problemi concreti dell’educazione linguistica nella scuola e nella società.
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