On the word "petaloso"
Riportiamo qui la risposta che una collaboratrice dell'Accademia, la dottoressa Cristina Torchia, ha dato alla segnalazione della parola "petaloso", giunta alla redazione nelle scorse settimane. La notizia è rimbalzata sui social network e ha avuto una grande risonanza mediatica. Segnaliamo anche alcuni degli articoli e delle interviste ad accademici e collaboratori che sono stati pubblicati in proposito.
"Caro Matteo,
la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo.
Tu hai messo insieme petalo + oso > petaloso = pieno di petali, con tanti petali
Allo stesso modo in italiano ci sono:
pelo + oso > peloso = pieno di peli, con tanti peli
coraggio + oso > coraggioso = pieno di coraggio, con tanto coraggio.
La tua parola è bella e chiara, ma sai come fa una parola a entrare nel vocabolario? Una parola nuova non entra nel vocabolario quando qualcuno la inventa, anche se è una parola “bella” e utile. Perché entri in un vocabolario, infatti, bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e che tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire e a scrivere “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano. A quel punto chi compila i dizionari inserirà la nuova parola fra le altre e ne spiegherà il significato.
È così che funziona: non sono gli studiosi, quelli che fanno i vocabolari, a decidere quali parole nuove sono belle o brutte, utili o inutili. Quando una parola nuova è sulla bocca di tutti (o di tanti), allora lo studioso capisce che quella parola è diventata una parola come le altre e la mette nel vocabolario.
Spero che questa risposta ti sia stata utile e ti suggerisco ancora una cosa: un bel libro, intitolato Drilla e scritto da Andrew Clemens. Leggilo, magari insieme ai tuoi compagni e alla maestra: racconta proprio una storia come la tua, la storia di un bambino che inventa una parola e cerca di farla entrare nel vocabolario.
Grazie per averci scritto.
Un caro saluto a te, ai tuo compagni e alla tua maestra.
Maria Cristina Torchia
Redazione della Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca
Per la maestra:
- Il libro, con i suoi riferimenti completi, è: Andrew Clemens, Drilla, Milano, Rizzoli, 2009 [traduzione di Beatrice Masini, n.d.r].
- Approfitto dell’occasione per segnalarle che sul sito www.accademiadellacrusca.it, l’Accademia mette a disposizione un servizio di consulenza linguistica. Per rivolgere domande al nostro servizio di consulenza si può usare il modulo presente all’indirizzo http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/poni-quesito."
Articoli
- Il piccolo Matteo inventa la parola «petaloso» e la Crusca risponde (Corriere.it, 24 febbraio 2016)
- Petaloso è una parola? (Focus.it, 24 febbraio 2016)
- Petaloso, l'Accademia detta le regole. "Così entrerà nel vocabolario" (QN, 24 febbraio 2016)
- L'intervista di Tele Radio più a Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca (24 febbraio 2016)
- Nella stanza (petalosa) delle parole (Corrierefiorentino.it, 24 febbraio 2016)
- Un niño asombra a Italia con una nueva palabra: ‘petaloso’ (Elpais.com, 25 febbraio 2016)
- «Petaloso», le nouvel adjectif inventé par un écolier italien (Lemonde.fr, 25 febbraio 2016)
- How an eight-year-old boy invented a new word (BBC.com, 25 febbraio 2016)
- Rosario Coluccia, Un "petalo" dopo l'altro, così la lingua si evolve ("Nuovo quotidiano di Puglia", 28 febbraio 2016)
Programmi radiofonici e interviste
- Petaloso, la sociolinguista della Crusca: "Non ho vagliato la parola, lo faranno le persone", intervista a Cristina Torchia (Repubblica.it, 24 febbraio 2016)
- "Una settimana petalosa", Claudio Marazzini intervistato a "Si può fare" (Radio 24, domenica 28 febbraio 2016)
- Intervista a Cristina Torchia nel corso del programma "Radiotube" (Radio 24, sabato 27 febbraio 2016)
- Le parole dell'italiano. I compiti dell'Accademia della Crusca (Speciali TVR, venerdì 26 febbraio 2016)
- Cristina Torchia intervistata ala puntata di Geo&Geo (Rai Tre, 2 marzo 2016)
- Vera Gheno intervistata a "Buongiorno Regione" (Rai Tre Regione Toscana, 3 marzo 2016)
- L’Accademia della Crusca: “Non decidiamo noi l’italiano ma i 60 milioni che lo parlano”, intervista a Marco Biffi (ParmAteneo, 7 marzo 2016)
Notices by Crusca
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Speaker's corner
La competenza linguistica dei giovani italiani: cosa c'è al di là dei numeri?, by Rosario Coluccia.
Activities
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The Piazza aims at the preservation and at carrying out activities for the promotion of multilingualism in the European Union; 2007-ongoing.
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Digital integrated archive of didactic materials, iconographic and multimedia texts and documentation for the divulgation of Italian linguistic and historical-cultural heritage, with special regard to the second and third generation Italians abroad; project FIRB; 2009-2013.
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Creation of Il Vocabolario del fiorentino contemporaneo (Dictionary of Contemporary Florentine Language): project financed by Regione Toscana and Comune di Firenze (first three-year period) and by Federico del Vecchio Bank - Banca Etruria group (second three-year period); 1994-1996/2011-2013.